Omelia (28-01-2010) |
don Luciano Sanvito |
Fede in esercizio *L'esercizio della luce testimoniata apre a una dimensione sempre più accogliente: ogni volta che facciamo risplendere una luce di speranza, altra speranza ci viene donata. E' l'esercizio dell'essere recipienti, sempre più recettivi. "A chi ha sarà dato". Il mancato esercizio della fede inaridisce nella capacità di recezione della fede; per cui, viene data sempre meno occasione di testimonianza a colui che non esercita e pratica la fede. "A chi non ha, sarà tolto anche quello che ha". * Avere la fede è un dono. * Ma il viverla richiede la nostra collaborazione. *L'esercizio dell'ascolto abilita alla recezione del messaggio che proviene da fuori, ma anche ad essere recettori dentro noi stessi. La misura con la quale misuriamo le possibilità esterne alla recezione diventano anche la misura del grado della qualità di recezione dentro di noi. Per l'esercizio delle fede occorre una semplice qualità, che tutti possiamo avere, indipendentemente dalla situazione umana che viviamo: "Fate attenzione"... L'attenzione alla fede la rende più limpida, più efficace, più sana, la qualifica e la rende luminosa, qualificando anche la vita del testimone. |