Omelia (18-01-2010) |
don Luciano Sanvito |
"Otri nuovi" Per comprendere la novità del messaggio del Vangelo occorre avere non solo il vino nuovo, ma anche gli otri nuovi del cuore. Altrimenti tutto si spacca e si perdono vino e otri. Ma l'assurdo è proprio che per avere questa nuova disponibilità del cuore occorre una rottura comunque; e Gesù si fa strumento e occasione di questa rottura verso il modo di vivere chiuso e ancorato a noi stessi, alla non comprensione del messaggio del Regno. Il "vino nuovo" portato da Gesù richiede "otri nuovi". Come fare per averli? Basta lasciarsi aprire nel vecchio, scardinare da quel vecchio e stagnante modo di vivere che solo con una rottura decisa e efficace può avvenire in noi. Allora, saremo nella novità dell'accoglienza: saremo "otri" nuovi, in grado di recepire e di comprendere la novità del Regno. Ecco perché è importante questa "rottura", questo rompersi dell'uovo dove noi siamo racchiusi, per poter generare noi stessi a nuove capacità di accoglienza e di vita. Gesù è colui che "rompe le uova nel paniere", che apre gli otri vecchi contenenti vino scarso e invita a ricevere con disponibilità nuova il vino rinnovante e delizioso dello Spirito. Per ricevere il vino nuovo dello Spirito occorre soltanto una "rottura". |