Omelia (18-12-2009) |
don Luciano Sanvito |
Il progetto di Dio Nei piani di Dio non c'è niente di umanamente certo e sicuro. Tutto è sempre e solo una scommessa. Gli strumenti della rivelazione del mistero di Dio sono fragili e inconsistenti agli occhi umani, proprio come il sogno per Giuseppe. Ma Dio sceglie questa debolezza di mezzi e di strumenti per realizzare il suo disegno di salvezza. Non c'è nulla di certo e sicuro dal punto di vista umano al momento, ma ogni volta che ci si affida, il piano di Dio si realizza, ponendo in essere nella nostra storia qualcosa di concreto: la pazienza, la fiducia, il silenzio, l'ascolto, l'umiltà: ecco le concretezze che nascono in chi si fida del piano divino. Sta di fatto che Dio si manifesta meglio nella debolezza e nella contrarietà che non nella forza e nell'evidenza dei fatti. Perché la debolezza apre, la forza chiude. La contrarietà apre alla richiesta di aiuto, l'autosufficienza no. Il piano di Dio mette alla prova anche gli strumenti umani, per vagliarli e renderli atti ad essere assimilati alle proposte di Dio: ecco che Giuseppe si affida con tutti i suoi progetti al piano misterioso di Dio. Questo per dire anche a noi che Dio assume i nostri atteggiamenti umani e li porta a compimento, se li disponiamo a Lui, nel suo progetto. |