Omelia (16-01-2009) |
don Luciano Sanvito |
"Prendi il tuo lettuccio..." "Alzati, prendi il tuo lettuccio e cammina!" Il segno della malattia diventa testimonianza di vita. Il paralitico porta la sua malattia come segno della salvezza. Il suo lettuccio di infermità diventa strumento per il cammino altrui. Gesù chiede anche a noi di non sbarazzarci dei nostri limiti. Essi sono importanti perché da Lui vengono trasformati in occasione. In occasione per noi, per rendere grazie a Dio di averci fatto passare da lì. In occasione per gli altri, per mostrare loro che il piano di Dio trasforma ogni realtà in strumento di salvezza, non eliminando, ma dando un nuovo significato. Non pensiamo che le realtà negative che stiamo vivendo siano contrarie alla nostra vita o a quella del Regno di Dio: esse ci stanno portando alla guarigione a Lui, attraverso la fede, e ci sono di richiamo e di testimonianza per portare agli altri la novità della nostra vita e del Regno. Camminare senza lettuccio è una bella realtà miracolosa. Ma camminare con il lettuccio, è molto più significativo e dimostra meglio quel passaggio avvenuto ad opera della grazia: dalla morte alla vita. NON ABBIAMO PAURA DEI NOSTRI LETTUCCI: giace lì la nostra fede! |