Omelia (29-01-2007) |
don Luciano Sanvito |
Legione Non c'è spirito che tenga di fronte a Gesù. Tutti gli spiriti e i demoni davanti a Lui devono obbedire, per forza. Anche "Legione", che sono in molti, che nessuno riesce a tenere legato con ceppi e catene, deve sottostare alla forza della presenza di Gesù. Se noi abbiamo il riferimento a Gesù ogni spirito, buono o cattivo, verrà posto nel suo ordine, e non farà alcun disordine né a noi né agli altri. Ma se manca il riferimento a Gesù, Legione e i suoi compari fanno festa. Questo fatto degli spiriti indemoniati che possiedono un corpo di uomo o di animale ci fa capire che lo spirito non vaga astrattamente, ma mira sempre a una incarnazione, a un posssedimento concreto che sia un corpo. Gesù permette agli spiriti di entrare nei porci, come a mostrare il destino di chi è indemoniato e posseduto, nella identità e nel processo involutivo: tutto a mare. Il fatto ci sottolinea anche un'altra realtà che interessa noi oggi: lo spirito del Cristo vaga nel mondo insieme agli altri spiriti, in un incontro che spesso avviene a livello ravvicinato, laddove la persona si lascia possedere più da uno o dall'altro. POSSEDERE LO SPIRITO DI CRISTO E' VITA, ALTRIMENTI E' ESSERE POSSEDUTI DALLO SPIRITO DI MORTE. |