Omelia (06-02-2009)
don Luciano Sanvito
Amici per la pelle...

Amici per la pelle...

Il rapporto tra Erode e Giovanni Battista è quello di una sottile amicizia.
Una amicizia che è a fior di pelle, che non è accolta da Erode, che però ascolta e stima Giovanni; un annuncio che è a fior di pelle da parte di Giovanni, che denuncia Erode perché sia capace di ritornare alla verità.

Amici per la testa...

Grazie a una festa, si fa la festa a Giovanni.
Gli amici che si interpellavano a vicenda, ora vengono messi alla prova: uno deve sottostare al silenzio, incarcerato malgrado il suo carceriere sia colui che lo stima; l'altro, pur stimando Giovanni, perde la testa sua, prima di far tagliare la testa all'altro, suo malgrado.

Spesso le nostre amicizie superficiali, a pelle, seguono lo stesso percorso.
Alla prova dei fatti o alle provocazioni, ecco che si manifesta l'occasione della verità: se quella amicizia può passare ad essere vera, oppure perde la sua facciata, che è anche la facciata della persona che si riteneva amica.
Sta anche di fatto che, se bisogna essere veri amici nella verità, occorre mantenere la testa sulle nostre spalle, e non perderla a causa del piacere o del desiderio del potere. E quando non vediamo più la nostra testa, cade anche quella dell'altro... ma sullo stesso vassoio.