Omelia (22-07-2009)
don Luciano Sanvito
Lo stile del seminatore

La parabola del Seminatore ci esprime l'abbondanza della grazia e la bontà con la quale Dio semina la sua Parola, i suoi doni.
Inoltre, ne rimarca lo stile del non calcolo, della gratuità e del lasciare che vada in perdita parte anche notevole della sua seminagione.

Sottolinea quindi lo stile provvido e gratuito di Dio, da una parte; dall'altra, la grande distrazione e la non corrispondenza adeguata di chi riceve.

* Diventa un invito per la Chiesa.
A progettare, a porre piani pastorali, ma con lo stile di Dio: della sua gratuità e provvidenza, e non con la preoccupazione di essere capace di raccogliere con la misura del mondo e la sua strumentazione.

* La capacità di ascolto.
Non deve essere valutata sul metro umano, dove "chi ha orecchie per intendere, intenda", ma sulla figura di Dio, che viene ad essere sempre il riferimento e la garanzia per la buona ed efficace seminagione.

* Inoltre, la seminagione non accolta diventa segno e importante presa di coscienza per noi, ad essere capaci di fare attenzione alle spine, al terreno arido, a non essere solo istintivamente focosi e ardenti credenti, ma a porre lo stile dell'attenzione e della fedeltà nel nostro cammino di accoglienza del segno di Dio che ci viene incontro come seminagione.
IL BUON SEMINATORE SEMINA ANCHE SE NULLA LA' CRESCERA'.