Omelia (28-07-2009)
don Luciano Sanvito
Grano e zizzania

Ascoltare la spiegazione della parabola del grano e della zizzania, con il riferimento alla fine fel mondo, può far sembrare che la situazione sia da attendere appunto "alla fine", e non abbia a che fare con l'oggi della storia.

Invece, dobbiamo imparare a vedere il giudizio finale come orientativo per la nostra storia, oggi, qui, e in queste nostre situazioni concrete.

Il fatto che tutto si svolgerà in un modo ufficiale alla fine, ci fa orientare il comportamento di oggi, perché non sia finale, alla fine già oggi nel senso, nel valore, nell'efficacia, ma sia nella pienezza della serenità.

Imparare cioè oggi ad essere grano e non zizzania, a pazientare pur nella zizzania del mondo, a essere capaci di seminare, proprio come ha fatto Dio seminatore, il buon grano della fede, della speranza e dell'amore.

Ogni parabola di Gesù, quindi anche questa, ha un orientamento che si focalizza nel presente, per poter assolvere il suo compito di "segno".
Senza questa valenza interpretativa, la parabola sarebbe oltre che arida, incapace a varcare la soglia del presente, delle nostre vicende.

GRANO E ZIZZANIA SONO I RISVOLTI DEI NOSTRI ATTEGGIAMENTI.