Omelia (07-04-2010) |
don Luciano Sanvito |
Pasqua in cammino GESU ' RISORTO si accosta e cammina con noi, ma il nostro sguardo è rivolto alle nostre tristezze e delusioni, e fatichiamo a comprendere quella che è la nostra fede, e dove sia la speranza, e la carità. Spesso appare sotto le spoglie della persona che ci cammina accanto, e che cerca la verità con noi, e che ci trasmette un senso diverso da quello che avevamo, ci dona una speranza nuova, ci esprime in modo diverso la carità. L'amicizia ci spinge a restare con chi ci illumina il cammino: "Resta con noi, perché si fa sera". Ma il restare con noi del Risorto ora è nei segni, nel pane della parola spezzata e nella frantumazione del pane condiviso: è qui che appare ai nostri occhi la grandezza del cammino e il recupero dello sconosciuto. Le Scritture si aprono alla nostra mente e i nostri occhi vedono non quello che c'è, ma attraverso quello che passa: vedono lì l'eternità, l'infinito che traduce la nostra finitezza e la sublima della sua presenza. Allora, eccoci insegnato in Emmaus lo stile e il metodo della Pasqua in cammino, della sua luce che come faro ci orienta, della sua presenza che riscalda il nostro cuore freddo, del cibo della carità offerta in cibo. E LUI SCOMPARE, PER DIRCI CHE RIAPPARIRA' IN QUESTE COSE |