Omelia (28-03-2010) |
don Remigio Menegatti |
Dio mio, Dio mio, perché mi hai abbandonato? PREGHIERA DI COLLETTA O Dio onnipotente ed eterno, che hai dato come modello agli uomini il Cristo tuo Figlio, nostro Salvatore, fatto uomo e umiliato fino alla morte di croce, fa' che abbiamo sempre presente il grande insegnamento della sua passione, per partecipare alla gloria della risurrezione. hai dato come modello agli uomini il Cristo tuo Figlio fa attento il mio orecchio perché io ascolti come i discepoli. Il Signore Dio mi ha aperto l'orecchio e io non ho opposto resistenza, non mi sono tirato indietro Gesù, pur essendo di natura divina, come un discepolo fedele impara l'obbedienza dalle cose che patisce e viene reso perfetto affermava di essere Cristo re». Pilato allora lo interrogò: «Sei tu il re dei Giudei?». Ed egli rispose: «Tu lo dici» Non nega il suo ruolo salvifico, anche se su un piano diverso da quello che pensano i suoi accusatori il centurione dava gloria a Dio dicendo: «Veramente quest'uomo era giusto il pagano che riconosce lo stile vero di Gesù è modello di chi si apre alla salvezza con cuore sincero Gesù, gridando a gran voce, disse: «Padre, nelle tue mani consegno il mio spirito» è soprattutto nelle parole di Gesù che emerge chiaramente il suo legame con il Padre, la sua adesione piena al progetto di salvezza che non esclude la via del dolore Riconosco Gesù come unico salvatore dell'uomo? fatto uomo e umiliato fino alla morte di croce Ho presentato il mio dorso ai flagellatori, le mie guance a coloro che mi strappavano la barba; non ho sottratto la faccia agli insulti e agli sputi anche Gesù vive la sofferenza del "servo di Dio" richiamato dal profeta Pilato allora decise che la loro richiesta venisse eseguita. Rimise in libertà colui che era stato messo in prigione per rivolta e omicidio, e che essi richiedevano, e consegnò Gesù al loro volere pur riconoscendolo innocente, Pilato abbandona Gesù al volere degli accusatori ed entra in questa storia di rifiuto e di amore, che diventa storia di salvezza Gesù diceva: «Padre, perdona loro perché non sanno quello che fanno» un amore che mai viene meno e si manifesta in perdono donato anche a chi vuole la sua morte Riconosco nell'umiliazione di Gesù la piena manifestazione dell'amore del Padre per tutti gli uomini? grande insegnamento della sua passione, partecipare alla gloria della risurrezione Dio mi assiste, per questo non resto svergognato, per questo rendo la mia faccia dura come pietra, sapendo di non restare confuso nella sofferenza più acuta non viene meno la fiducia e il pieno abbandono nella volontà di Dio, volontà come progetto di salvezza non subito, ma condiviso egli invece non ha fatto nulla di male. E disse: «Gesù, ricordati di me quando entrerai nel tuo regno». Gli rispose: «In verità io ti dico: oggi con me sarai nel paradiso» una salvezza che raggiunge subito anche quanti fino alla fine avevano voltato le spalle al dono di Dio; nel ladro accolto nel Regno tutti sono chiamati tutti ad aprirsi a questa grazia sovrabbondante Quali passi ho percorso nel cammino quaresimale? Sono pronto a vivere la gioia della Pasqua, ma non come abbandono della penitenza, quanto come adesione alla salvezza offerta in Gesù? PREGHIERA CONCLUSIVA Padre, noi riconosciamo in Gesù non solo l'uomo giusto, ma soprattutto il Figlio che tu hai donato, e vogliamo riconoscerci in lui tuoi figli. Così possiamo dirti, con le sue stesse parole: Padre nostro... |