Omelia (28-03-2010)
don Luciano Sanvito
Una "Banca dello Spirito"?

Avere uno sguardo, un occhio penetrante e discriminante, in grado di scegliere il tesoro che possa accumularsi nel cuore, per spendere bene la nostra vita.

Se lo sguardo è tenebroso, ecco che l'occhio sceglie tesori che vanno soggetti alla tignuola e alla ruggine e che fanno deperire noi stessi.

Vigilare e scegliere con prudenza e saggezza il nostro tesoro ogni giorno.
Questo è esercizio della vita, perché possiamo dare valore alle nostre azioni, alle parole, e ai pensieri.

Dobbiamo aprire una BANCA DELLO SPIRITO.
Piena di tesori e di valori da commerciare sul tragitto terreno, ma anche da tenere nella cassaforte dell'intimità della tradizione della Chiesa.
Una banca dello spirito alla quale le persone possano affidarsi e affidare i loro talenti, i doni ricevuti e tutti gli interessi della vita, perché possano essere tenuti in conto.
Una banca dello spirito, alla quale il mondo possa far riferimento per i suoi progetti, per avere il mutuo consenso e trovare adeguata copertura nel cammino.
Una banca che chiede, come ogni banca, un contributo di responsabilità...ma questa volta di umanità, di intervento vitale, di interesse condiviso, di attenzione al variare dei valori.
LA BANCA DELLO SPIRITO RACCHIUDE IL TESORO DELL'ANIMA