Omelia (05-08-2010) |
don Luciano Sanvito |
Chi "ci bagna il naso"... COME SEMPRE, CHI NON "CREDE" SPESSO CI BAGNA IL NASO... Perché non rimane ancorato agli schemi prefissati della morale e del moralismo, e non si attiene alle chiusure delle nostre muraglie di potere offensivo e difensivo; e forse anche perché ha uno stile di verità che si avvale di una sincera umiltà, diversamente da chi umilia gli altri con il proprio sapere religioso. La donna cananea, inoltre, ha una marcia in più perché non solo rispetta la legge, ma si pone in ginocchio, sotto il tavolo, a raccogliere la briciola di quella fede che per lei è comunque degna di rispetto e di valore preziosissimo, vitale. E ne ottiene una conseguenza tale da assumere in sè, indirettamente, il modello del varo e sincero credente e orante per ogni stile religioso. La lode di Gesù, oltre all'effetto desiderato raggiunto, non si fa attendere e diventa occasione di revisione e di presa di coscienza per chi ascolta e vede il fatto, diventato quasi evento nella fede, nella speranza e nella carità che si incontrano e si intrecciano tra Gesù e questa donna. Donna dell'anonimato umile e prezioso, straniera molto più vicina a Gesù di chi gli si serra intorno, manda avanti a sè la verità come preghiera, e non se stessa e quello che vuole, come facciamo noi. Nella sua preghiera prevale più l'adorazione che l'orazione. E DA GESU' OTTIENE UNA AMMIRAZIONE PER L'UNA E L'ESAUDIMENTO DELL'ALTRA. |