Omelia (09-08-2010) |
don Luciano Sanvito |
Una moneta d'argento "...Una moneta d'argento..." Come tassa per l'appartenenza al mondo. Questo segno di Gesù è significativo perché esprime la sua estraneità alla sola appartenenza pagata a questo mondo. Cittadini paganti e regnanti pagati: questo è il regno umano e terreno. Il Regno di Dio non richiede questa appartenenza "tassata". Ma Gesù non si sottrae, perché non ci sia scandalo. Nello stesso tempo afferma la dimensione figliale della sua appartenenza a questo mondo che, pur avendolo come cittadino, per mezzo della sua espressione di verità lo trova anche come un figlio. Estraneità e appartenenza fanno della caratteristica dell'essere in questo mondo da parte di Gesù un segno. Ecco perché questo atto diventa un segno di libertà e di condivisione. Di libertà assoluta nei confronti della logica del dare per avere. Di condivisione della figliolanza universale instaurata dalla vita di Gesù. Quella moneta diventa segno del diritto e del dovere anche di ciascuno. Dare non è per essere ripagati, ma per essere partecipi e condividere. Lo spirito di questa donazione ci fa essere in questo mondo come figli. |