Omelia (26-08-2008)
don Luciano Sanvito
Esteriorità

L'esteriorità che prende tutto il nostro atteggiamento...

Ecco il fariseo cieco e ipocrita.

Ecco come anche ciascuno di noi, nei rapporti con se stesso, con gli altri e anche con Dio raggiunge lo stato della cecità e della ipocrisia.

Ecco allora le contraddizioni: "filtrare il moscerino e ingoiare il cammello", "pulire l'esterno del bicchiere e lasciare spoeco l'interno", "assolvere alle norme più minuziose e trascurare la legge di Dio e dell'uomo".

L'esteriorità diventa la copertura di ogni peccato e dell'egoismo.

Occorre una purificazione, dice Gesù, sempre ripartendo dal'interno, da quella interiorità che fa brillare l'esterno come segno dell'umanità.

Il cammino dell'umanità di ciascuno deve ripartire proprio da questa interiorità che spesso ci viene a mancare perché ci lasciamo prendere da questo apparire che non fa brillare, da questo essere davanti a noi che nasconde l'essere dentro di noi, da una osservanza legale che va a scapito di quella vitale.
Ognuno è chiamato a ripulire l'interno del suo bicchiere rimasto sporco.

RIAPPARIRA' LA BRILLANTEZZA DELL'UMANITA' DI CIO' CHE SIAMO