Omelia (15-09-2010) |
don Luciano Sanvito |
Rieducare ai segni I SEGNI DI DIO NON SONO COMPRESI DA QUESTA GENERAZIONE *********************************************************************************** Rieducare ai segni. E' una missione importante, necessaria e urgente. In questa generazione la Chiesa è chiamata a portare l'infinito in segno. Rieducare alla lettura dei segni, per poter accedere all'infinita loro verità. Il richiamo fatto dai profeti missionari dei segni è ancora vano, pure oggi. La Chiesa intera forse non ha questa attenzione al segno dato in Cristo. La condivisione, ci mostra l'evangelo con l'esempio dei bambini che suonano la melodia ai compagni, è il primo segno da recuperare, per tutti e in tutte le occasioni. L'ascolto è un altro segno, fatto proprio attraverso la melodia della musica di Dio: la sua Parola. Spesso questa è interpretata, studiata e spiegata, ma non ascoltata nella condivisione. Un ascolto non è ancora un vero e proprio segno; ma un ascolto condiviso lo è, e sempre più evidente e efficace. La festa e il lutto sono gli altri segni che nella condivisione e nell'ascolto possono ricevere ulteriore spinta di efficacia e di verità per una comprensione del segno. Imparare a vivere insieme una festa, e partecipare nella condivisione all'esperienza del lutto segnano l'inizio e la fine della generazione, comprendendola in pieno, quale segno che apre a tutti gli altri. |