Omelia (26-10-2010)
don Luciano Sanvito
Piccolezza e nascondimento

Non pensiamo a un Regno di Dio in evidenza e già fatto e all'opera...

Il Regno di Dio giace nella semina fatta e nel lievito posto sul tavolo, in attesa della provocazione benefica della natura delle cose o delle persone, quali la casalinga, che intervengano all'opera della sua crescita e della produzione del frutto atteso.

Ma la realtà del Regno nell'attualità passa sotto lo sguardo attento e solerte di chi vede la sua azione nella storia umana attraverso la posta in gioco della piccolezza e del nascondimento.

Piccolezza e nascondimento.

Agli occhi umani e del mondo queste due caratteristiche hanno ben poco fascino e attenzione: la loro considerazione è minima, e nessuno va a cercare il Regno attraverso queste sottolineature.
Ma proprio questa è la rivoluzione, la contraddizione e il benefico scandalo della fede: Dio passa nel piccolo e nel nascosto per operare grandi miracoli e manifestare il suo Regno.

Allora, non dobbiamo pensare a un Regno fatto e finito, ma all'opera di Dio che per essere Regno di salvezza chiede a noi di entrare nel vivo della piccolezza e del nascondimento per poter esprimere al meglio l'opera della salvezza.
PICCOLEZZA E NASCONDIMENTO SONO I DUE PASSI DEL REGNO