Omelia (06-04-2010)
Casa di Preghiera San Biagio FMA


Dalla Parola del giorno
Maria Magdala andò ad annunciare ai discepoli: Ho visto il Signore.

Come vivere questa Parola?
Il Vangelo di oggi ci regala la testimonianza intima di Maria Magdala circa la risurrezione di Gesù. Ella amava Gesù fino in fondo; lo seguiva con le altre donne, stette sotto la croce quando Gesù morì, e adesso eccola al sepolcro. Certo, aveva sentito parlare Gesù stesso della sua risurrezione, ma come intenderla? Maria non cerca spiegazioni; la sua risposta di fede profonda è di stare con lui anche vicino al sepolcro.
Per questo il suo dolore di non più trovarlo: "hanno portato via il mio Signore e non so dove l'hanno posto". L'oggetto unico della sua ricerca appassionata è Gesù. Rimane cieca nei confronti di tutto il resto: la tomba vuota, gli angeli, persino l'ortolano che è infatti Gesù stesso ... Ripete: "se l'hai portato via tu, dimmi dove l'hai posto e io andrò a prenderlo". Gesù poi, si rivela, chiamandola per nome: "Maria". Ella risponde: "Maestro - mio Signore!".
È importante per noi notare che in questo evento, come ad Emmaus, Gesù non si fa riconoscere subito e quando si rivela, è in modo diverso. Dapprima Maria non lo riconosce però avverte la sua presenza dall'intimità del nome e dalla consapevolezza interiore di fede/amore. Là, nello spazio sacro dentro di sé fa l'esperienza di una grande gioia: ha trovato il suo Signore e non sarà mai più separata da lui, anche quando sarà salito al Padre.

Nella mia pausa contemplativa oggi, vengo a te Signore Gesù con tanto amore e fiducia perché tu mi conosci fino in fondo; mi conosci per nome. Mi mandi a testimoniare fra i fratelli che tu sei risorto e ci fai partecipi alla tua vita nuova ed eterna.

Signore Gesù, quanto desidero che tu entri a far parte della mia vita per farmi partecipe della tua vita intima; voglio gustare la tua presenza e gridare a tutti che tu sei il mio Signore!

Un maestro spirituale di oggi
Segnato dal fuoco del tuo amore, ormai è fatto, Signore. Ora, ti so presente, al mio fianco, ed in pace lavoro sotto il tuo sguardo di amore. Non conosco più lo sforzo per pregare; mi basta alzare gli occhi dell'anima verso di te per incontrare il tuo sguardo. E ci comprendiamo. Tutto è chiaro. Tutto è pace.
Michel Quoist