Omelia (24-10-2009) |
don Luciano Sanvito |
Non discernere il segno NON SAPER DISTINGUERE IL SEGNO DI DIO E' PERDERE LA VITA IL SEGNO CI AIUTA A DISCERNERE LA NOSTRA AZIONE VITALE SENZA IL SEGNO LA NOSTRA VITA PERDE IL SENSO E IL VALORE Senza l'interpretazione del segno avviene l'impossibilità alla conversione e quindi la perdita della grazia. Ogni volta che rimandiamo via da noi il segno della grazia o non lo accogliamo per la nostra conversione, avviene l'attuazione della morte. Quello che accade attorno a noi, tutto è segno della grazia e della non conversione a essa. La grazia di Dio attraverso i segni si pone per la nostra vita accanto a noi nel percorso dell'esistenza; ma la nostra disattenzione e gli interessi che si rivolgono altrove diventano segni disgrazianti per noi. Comunque e sempre, in ogni caso, il segno è operativo e non lascia quelli che siamo: ci cambia verso la vita oppure verso la morte; ci porta alla conversione, oppure attua il giudizio su di noi in morte dell'amore. Ecco perché il rimandare il segno di Dio diventa anche l'attestazione della nostra morte, dell'indirizzo che poniamo verso la scelta della situazione a noi sfavorevole, e prima fra tutte l'incapacità di essere in grado di discernere il segno, occasione di vita per noi e per il mondo. |