Omelia (05-11-2007)
don Luciano Sanvito
Invito gratuito

SAPER FARE DEI NOSTRI INCONTRI UN SEGNO DI GRATUITA'

L'incontro che avviene tra noi nell'amicizia, nell'incontrarci nel quotidiano e nello scambio dell'umanità, dai livelli più banali e superficiali, fino a quelli più profondi, è sempre soggetto alla mentalità che soggiace in noi del dare per avere.

Anche la logica dell'invito a un pranzo, come nel caso descritto dal Vangelo, rischia sempre di avere questa incisione nella struttura del nostro invitare l'altro: lo invito così un giorno mi inviterà a sua volta.

Anche nella mentalità religiosa avviene questo non solo nei confronti con l'altro, come già descritto sopra, ma addirittura nei confronti di Dio: io vado a Lui in questo modo, perché Lui in quest'altro modo mi aspetto che venga a me.

Questo atteggiamento non solo svalorizza il presente, ma supera nell'atteggiamento dell'avere qualcosa dall'altro l'occasione mancata per incontrarlo.

Il tempo della grazia si constata proprio invece dalla logica del rapporto gratuito con l'altro e, prima ancora, con l'Altro.
Sentirsi invitati come "ciechi, zoppi, storpi" ci aiuterà forse a recuperare il senso dell'invito nella gratuità verso chi il Cristo ci mette sul cammino.