Omelia (21-11-2009) |
don Luciano Sanvito |
Ragionando sulle cose di Dio RAGIONARE SULLE COSE DI DIO CON LA MENTALITA' DEL MONDO PORTA A FAR PERDERE ALLE COSE IL SENSO DELLA VITA IN NOI Parlare del mondo della Resurrezione oltre la morte seguendo la mentalità della morte non è altro che produrre in quelle cose della vita che stanno oltre l'incapacità ad essere applicate a noi come tali, mentre vengono assimilate in noi, nel nostro sistema della morte. Allora, anche le realtà della vita diventano realtà della morte in noi. Il problema, invece, viene affrontato da Gesù recuperando il senso della vita: da essa tutto viene illuminato, riequilibrato, reso valore, e quindi compreso appieno e in verità, anche se agli occhi umani rimane problema irrisolto. Nell'ottica della Risurrezione la guida del ragionamento non è più la nostra intelligenza, ma l'esperienza del Mistero che illumina il cammino oltre la soglia della morte e quindi di tutte le realtà che stanno al di là del mondo terreno e mortale. Indirettamente, l'episodio evangelico ci invita a percepire meglio il sentire di Dio su tutte le nostre realtà rivedendole dal suo punto di vista, dal mondo della Risurrezione. Come a dirci, insomma, che se non partiamo dall'ottica pasquale, tutto è ragionato e vissuto in morte. RAGIONANDO SULLE COSE DI DIO OCCORRE COMPRENDERE LUI |