Omelia (22-04-2010)
Casa di Preghiera San Biagio FMA


Dalla Parola del giorno
Filippo udito che leggeva il profeta Isaia, gli disse: "Capisci quello che stai leggendo?". Egli rispose: "E come potrei capire, se nessuno mi guida?". E invitò Filippo a salire e sedere con lui".

Come vivere questa Parola?
A causa della persecuzione che infieriva a Gerusalemme, il diacono Filippo si reca in una città della Samaria e inizia a predicare ottenendo ampi consensi. Qui viene raggiunto da una chiamata particolare che lo porta sulle tracce di un Etiope intento alla lettura di un passo del profeta Isaia. Alla domanda di Filippo, l'uomo risponde lasciando trapelare la sua disponibilità ad accogliere la luce della Parola e invitando Filippo a salire sul carro su cui viaggiava.
Come Filippo, anche noi rischiamo di scoprirci dei rifugiati in una società in cui fatichiamo a sentirci integrati. Ma come lui, anche noi possiamo leggere dietro questa situazione un appello ad aprire gli occhi sui molti "etiopi" che viaggiano solitari. Uomini donne di tutte le età, che percorrono le strade della vita senza trovare nessuno che spezzi loro il pane della verità, che li aiuti a trovare il senso il gusto della vita, che porga loro una mano per uscire dallo stato di confusione in cui le situazioni, la società, la mancanza di guide li ha gettati. Dietro tanto smarrimento c'è una sete di Dio veramente struggente!
Non si può restare raggomitolati sulle frustrazioni che si possono sperimentare in un contesto che sembra aver smarrito il senso dei valori. È necessario uscire per le strade in cerca di chi vaga solitario, salire sul suo carro, cioè condividere la storia, le ansie, i problemi in cui si dibatte questa società che è la nostra. Non possiamo esimerci dal dovere di dare il nostro contributo per renderla migliore. Non possiamo stare a guardare inerti e delusi. Dio ha bisogno di noi!

Oggi, nella mia pausa contemplativa, mi chiederò come assumo e vivo da cristiano la mia cittadinanza terrena

Aiutami, Signore, a vivere la fede non come fuga ma come impegno ad immergermi nella storia per costruire una società più giusta e vivibile.

La voce di un testimone
La mia vita consiste nel discernere negli altri ciò che li devasta, ciò che li rallegra, e nel comunicare con la sofferenza e con la gioia degli altri
Frere Roger