Omelia (23-04-2010) |
Casa di Preghiera San Biagio FMA |
Dalla Parola del giorno Saulo, fratello, mi ha mandato a te, quel Gesù che ti è apparso sulla strada che percorrevi, perché tu riacquisti la vista e sia colmato di Spirito Santo. Come vivere questa Parola? Paolo, l'accanito persecutore dei cristiani, viene folgorato dalla grazia di Dio proprio mentre sta dando libero sfogo alla sua avversione verso quella che considera una perniciosa eresia da sradicare prima che prenda troppo piede. È Gesù stesso a bloccarlo sulla via di Damasco con una visione che gli fa prendere atto della terribile cecità in cui si dibatte il suo spirito. Il suo animo è ormai orientato verso la verità: non oppone resistenza a chi prima perseguitava spietatamente. Solo una domanda: chi sei? Poi la resa incondizionata. Eppure per riacquistare la vista ha bisogno di incontrarsi con Anania. È la tattica di Dio: egli si serve delle mediazioni, coinvolge l'uomo per soccorrere chi cerca la luce. Dal mio sì, dalla mia disponibilità dipende in parte la salvezza di chi stenta a credere. Uomini e donne i cui occhi sono spenti, accecati da tante luci illusorie che poi lasciano delusi e amareggiati. Uomini e donne che forse come Paolo si scagliano contro la Chiesa, contro Colui che in fondo non conoscono. La nostra reazione può ricalcare quella iniziale di Anania: "Ho udito tutto il male che ha fatto". Una reazione più che giustificata che spinge a mettersi al sicuro. Ma non la pensa così il Signore. Egli è venuto perché tutti, proprio tutti abbiano la vita e l'abbiano in abbondanza. E in questo vuole essere affiancato da noi che per primi siamo stati raggiunti dalla sua grazia. Un dono, sicuramente, ma non un privilegio da gestire arbitrariamente. Se siamo stati chiamati alla sua sequela è per diventare luce e sale della terra. E dove si accende una luce se non là dove le tenebre incombono? Oggi, nella mia pausa contemplativa, mi lascerò provocare dal Signore che mi chiede di non mimetizzare la mia fede, ma di andare verso il fratello che fatica a credere nel segno del rispetto e della carità. Donami, Signore, il coraggio di testimoniare il tuo amore a chi fatica a credere. La voce di un santo C'è una corruzione, nella società, spaventosa; c'è una ignoranza di Dio spaventosa; c'è un materialismo, un odio spaventoso: solo la Carità potrà ancora condurre a Dio i cuori e le popolazioni e salvarle. S. Luigi Orione |