Omelia (02-05-2010) |
Casa di Preghiera San Biagio FMA |
Dalla Parola del giorno Da questo tutti sapranno che siete miei discepoli: se avete amore gli uni per gli altri. Come vivere questa Parola? Gesù è seduto a mensa con i suoi amici. È l'ultima cena prima di partire da questo mondo, il momento più solenne per consegnare l'ultima volontà, quasi un testamento: "Come io vi ho amato, così amatevi anche voi gli uni gli altri". Sarà questa, lungo i secoli, la caratteristica dei discepoli di Gesù che consentirà di identificarli: da questo tutti li riconosceranno! Fu così fin dall'inizio. La prima comunità dei credenti, a Gerusalemme, godeva la stima e la simpatia di tutto il popolo proprio per l'amore reciproco, al punto che ogni giorno nuove persone si univano ad essa. Anche pochi anni più tardi Tertulliano, uno dei primi scrittori cristiani, riportava quanto si andava dicendo dei cristiani: "Vedi come si amano tra loro, e come sono pronti a morire l'uno per l'altro". Era l'avverarsi delle parole di Gesù: "Da questo tutti sapranno che siete miei discepoli, se avrete amore gli uni per gli altri". È questa, oggi più che mai, la via per annunciare il Vangelo. Una società spesso frastornata dalle troppe parole cerca testimoni prima che maestri, vuole modelli prima che parole. L'uomo e la donna di oggi sono più facilmente coinvolti se vedono un Vangelo fatto vita, capace di creare rapporti nuovi, improntati alla fraternità e all'amore. Oggi nel mio rientro al cuore verifico quanto amore mi abita, quanto sono disposto ad amare ogni mio prossimo con lo stesso amore di Gesù e dei primi discepoli. Signore Gesù, che io sia disposto a dare la vita per ogni fratello e sorella con lo stesso slancio di amore con cui tu l'hai data per me. Le parole di una grande testimone di oggi L'amore reciproco è dunque l'abito dei cristiani comuni che, vecchi e giovani, uomini e donne, sposati o meno, adulti e bambini, ammalati o sani possono indossare per gridare dovunque e sempre, con la propria vita, Colui nel quale credono, Colui che vogliono amare. Chiara Lubich |