Omelia (09-05-2010)
don Roberto Rossi
Dio abita il cuore dell'uomo

Dio abita la Chiesa, Dio abita il cuore dell'uomo.
"Se uno mi ama, osserverà la mia parola e il Padre mio lo amerà e noi verremo a lui e prenderemo dimora presso di lui". Ci vorrebbe l'esperienza dei santi, in particolare di S. Elisabetta della
Trinità, per comprendere un poco la profondità e la verità di questa promessa di Gesù.
Noi desideriamo amare il Signore. Lui ci dice che il nostro amore non deve
essere a parole, ma costruito nei fatti, nell'osservare e mettere in pratica i
suoi comandamenti. Qualcuno potrebbe dire: E' difficile. D'accordo: può essere a
volte difficile, ma è possibile, è bello, è importante, è la cosa più bella.
Tante gente vive i comandamenti e molte volte noi stessi siamo riusciti a
viverli con serenità, impegno, pace del cuore. Come è bello vedere persone che
vincono l'egoismo e si aprono all'amore fraterno, all'apertura agli altri, al
dono e al sacrificio di sé. Questo avviene soprattutto nella vita delle nostre
famiglie; avviene nella vita della comunità cristiana, dove tante persone
offrono disponibilità, collaborazione, fede, preghiera, sacrificio, dove sorgono
tante forme di vocazioni.
Ci sono persone che vivono il perdono, altre che cercano l'onestà e la sincerità
nel lavoro, altre che costruiscono l'amore e la fedeltà nel matrimonio e nella
famiglia. Potremmo continuare con tanti altri esempi. I comandamenti di Dio sono
la strada più bella per costruire bene la nostra vita sulla terra e quella degli
altri, per costruire e meritare giorno per giorno il nostro paradiso
nell'eternità. Non bisogna scoraggiarci quando facciamo fatica a osservare i
comandamenti; un po' alla volta ci riusciremo. Quando sbagliamo Il Signore ci è
accanto per darci il suo perdono e aiutarci a riprendere la buona volontà.
L'importante, nella vita, è amare! ("Amerai il Signore tuo Dio con tutto il
cuore... e il prossimo come te stesso"). Non sono i risultati che contano, ma la
volontà di ricominciare ogni giorno ad amare gli altri, come Dio fa con noi.
Dice un santo: " Ama, dunque, senza farti troppe domande. Ama tutti, ama sempre,
ama con gioia, perché Dio ama chi dona con gioia".
A questo punto, nel desiderio e nello sforzo di amare il Signore e osservare la
sua parola, Gesù ci fa la sua grande promessa: "Il Padre mio lo amerà e noi
verremo a lui e prenderemo dimora presso di Lui". Dio vive nel cuore dell'uomo,
Dio vive nel mio cuore! E se Dio vive nel mio cuore, tutto è possibile, tutto
acquista valore, tutto è speranza, santità e grazia. "Pensate che festa,
fratelli carissimi, avere in casa Dio!" (S. Gregorio Magno)
Questa diventa la vera vita cristiana: La Trinità in noi e noi nella Trinità, in
un rapporto reale, intimo, concreto della nostra persona con le persone della
Trinità: un rapporto vero da persona a persona con il Padre, con il Figlio, con
lo Spirito Santo. "Chi rimane nell'amore, rimane in Dio e Dio rimane in lui",
scrive S. Giovanni.
Dove c'è fatica, peccato, scoraggiamento, debolezza Gesù ci dà il Consolatore,
lo Spirito Santo: "egli vi insegnerà ogni cosa e vi ricorderà tutto ciò che io
vi ho detto". Lo Spirito Santo è la nostra forza, la nostra speranza, la nostra
pace, la nostra gioia.
E lo Spirito Santo ci aiuta ad affrontare la vita e i suoi problemi: la vita
personale, la vita di famiglia, la vita nella comunità cristiana.