Omelia (09-05-2010)
padre Paul Devreux


Domenica scorsa il vangelo ci ha parlato del comandamento dell'amore, e il segno che ho incontrato il Signore è che nasce in me il desiderio di essere cristiano, cioè di seguire il suo insegnamento.

Oggi il vangelo continua sulla stessa linea aggiungendo che la conseguenza sarà che il Padre e il Figlio verranno ad abitare presso di noi, e verrà anche lo Spirito Santo per ricordarci tutto e spiegarcelo. Pertanto è importante imparare a riconoscere e ascoltare questo Maestro interiore, ma la sua voce si confonde con tante altre. Per riconoscerla diciamo che è quella che mi dà pace, promessa che Gesù ci fa quando dice: "Vi lascio la pace, vi do la mia pace."

Questa Pace è Dio, e ci viene con il dono della sua presenza. Non è una pace qualsiasi, non è semplicemente assenza di conflitti o di malattie; è molto di più. E' quella pace che permette a Gesù di affrontare la sua Passione e che deve aiutare noi nei momenti più difficili, quando ci si domanda se Dio esiste veramente o si pensa che ci ha abbandonato. La posta in gioco è molto grossa; se non sperimentiamo questa pace che Gesù promette, nel momento del bisogno, significa che abbiamo creduto invano!

Gesù distingue questa pace da quella che il mondo può dare. In effetti, la pace che provo a conquistare con i miei sforzi, rischia sempre di saltare. Basta che penso a tutto ciò che faccio per non avere problemi di salute, famigliari, economici e di buon vicinato, per stare in pace. So che questo equilibrio salta facilmente e vivo con la paura che succeda. Pensate semplicemente quanto spendiamo solo per le assicurazioni?

La pace che Gesù promette è Lui stesso ed è sempre disponibile, ma dove la trovo? Posso trovarla ai piedi della croce, pregando; posso trovarla ascoltando la Parola, provando a fare qualche cosa per chi sta male come me e quindi che posso capire.

C'è chi vive male e fa star male chi gli sta accanto, perché non conosce questa pace. Voglio pregare il Signore per coloro che non conoscono la sua pace, e perché faccia di noi degli strumenti di questa sua pace.

Signore donaci la Pace, donaci la tua Pace, quella "Shalom" che posso trovare solo in Dio e che tante volte non oso neppure sperare.

Come l'acqua che si agita lungo i torrenti fino a quando si tuffa nel mare,
così l'anima mia si agita fino a quando ritrova il suo Creatore.