Omelia (16-05-2010) |
Omelie.org (bambini) |
Il mistero che oggi tutti noi celebriamo è davvero grande: Gesù ascende al cielo e promette di rimanere con ciascuno fino alla fine del mondo! Come san Luca ci riporta nel suo secondo libro, gli Atti degli Apostoli, dopo quaranta giorni dalla Risurrezione, Gesù sale al Padre lasciando gli apostoli! È il momento della separazione, eppure la Chiesa loda e fa festa, gli apostoli stessi "tornarono a Gerusalemme con grande gioia; e stavano sempre nel tempio lodando Dio". Non vi sembra un po' strano?! Stanno lasciando Gesù eppure lodano Dio e sono pieni di gioia! Forse questa è una delle poche occasioni in cui i discepoli sembrano fidarsi delle parole di Gesù: la loro gioia viene dal fatto che Gesù aveva promesso due cose molto importanti e rassicuranti: la prima è che non sarebbero rimasti soli, ma che Lui li avrebbe accompagnati dovunque e per sempre, la seconda cosa è che la fine del mondo non è la fine ma l'inizio della vita eterna accanto a Dio! Beh, due belle prospettive per il futuro, no?! Gli apostoli ora riescono a fidarsi di Gesù, perché l'avevano visto morire, l'avevano visto risorto, avevano toccato Gesù, mangiato con Lui, assistito a tanti prodigi e miracoli. Probabilmente si aspettavano che da un momento all'altro o comunque di lì a poco sarebbe riapparso e li avrebbe portati in cielo con Lui! E noi, oggi, a distanza di quasi duemila anni possiamo fidarci e sperare che le promesse di Gesù Cristo si compiano? Quando raggiungeremo Dio e i nostri cari che sono già morti? Perché farci aspettare tutto questo tempo? Cosa ci sarà dopo questa vita? Queste sono domande che quasi certamente un po' tutti facciamo, è un mistero così grande che ci incuriosisce, a volte ci fa paura. Alcune persone, in base a calendari astronomici o altro, azzardano previsioni sulla fine del mondo; ultimamente si parla molto del calendario Maya che prevede la fine del mondo per il 2012! Gesù però oggi ci dice: "Non spetta a voi conoscere i tempi e i momenti che il Padre ha riservato alla sua scelta, ma avrete forza dallo Spirito santo che scenderà su di voi e mi sarete testimoni a Gerusalemme, in tutta la Giudea e la Samaria e fino agli estremi confini della terra"; dicendo così sembra voglia tenerci nascosto qualcosa oppure ci sta semplicemente indicando qual è la cosa essenziale da sapere: che lo Spirito Santo ci accompagnerà e che questa Bella Notizia è per tutti, in quanto a tutti Dio è vicino e a tutti ha preparato un posto nel suo Regno! Dunque spetta a tutti noi cristiani dare l'annuncio della vita per sempre e non la data della fine del mondo! La scorsa settimana ho avuto un incontro che mi ha davvero colpita e che mi ha fatto capire quanto è profondo in noi il desiderio di conoscere quando vedremo Dio faccia a faccia e i cari che ci hanno preceduto. Vi parlo di una bambina di soli sei anni che ha perso da due anni il papà. Eleonora in questo tempo di Pasqua, in cui spesso si parla della morte e risurrezione di Gesù, non riesce a trattenere le lacrime e piange già solo a sentire la parola ‘morte'! La scorsa settimana, non solo ha pianto, ha anche espresso la sua rabbia. Essendomi avvicinata per abbracciarla, come faccio sempre, lei mi ha detto: "Sono arrabbiata con Gesù!" e io le ho chiesto: "Come mai? Perché è morto il tuo papà?", e lei: "No, non per quello! Ma perché Lui è risorto e il mio papà non risorge mai!". Sono rimasta in silenzio per alcuni minuti e poi ho cercato di spiegarle che il suo papà come i nonni o gli zii dei suoi compagni, sono già con Gesù e noi dobbiamo aspettare il giorno in cui anche noi saliremo al cielo. Eleonora mi ha abbracciato e sottovoce mi ha detto "Va bene, aspetterò". Quello che viviamo tutti noi è un tempo di attesa durante il quale Gesù ci chiede di dare a tutti la Buona Notizia, che Lui è Risorto e attende ciascuno nel Suo Regno. Sarà bello annunciare agli altri che c'è una speranza, che oltre la vita che viviamo ora sulla terra ce ne aspetta un'altra, misteriosa certo, ma con Gesù! Buona festa dell'Ascensione! Commento a cura di Antonella Stolfi |