Omelia (13-05-2010) |
Casa di Preghiera San Biagio FMA |
Dalla Parola del giorno Paolo si recò da loro e, poiché erano del medesimo mestiere, si stabilì in casa loro e lavorava. Di mestiere, infatti, erano fabbricanti di tende. Ogni sabato poi discuteva nella sinagoga. Come vivere questa Parola? Un quadro di serena, ordinaria quotidianità. La fede cristiana, nella pratica radicale di essa, non richiede affatto che il fedele si isoli, fuggendosene dalla compagnia degli uomini. Né comporta un tale atteggiamento estatico che ti rende estraneo alla laboriosità tipica dell'uomo. Anzi, bisogna affermare che ogni pratica religiosa che ti porti a contemplare solo il cielo disattendendo totalmente la terra, è alienante. In questo caso sì, anche noi potremmo parlare di religione-oppio dei popoli! Paolo, al contrario, è uno che, pur arrivando a vivere talmente la propria fede da poter affermare: "Per me vivere è Cristo", possiede bene il suo mestiere di tessitore di tende ed è solidale con chi pratica lo stesso suo lavoro. Ciò, comunque, non implica affatto l'abbandono e la disaffezione per l'apostolato a cui la sua stessa fede lo spinge. Il sabato (allora giorno sacro a Dio e al riposo dal lavoro), Paolo frequenta la sinagoga dove annuncia con franchezza Gesù crocifisso e risorto. Nella mia pausa contemplativa, oggi, colgo l'armonia umano-divina di questo coinvolgimento che la fede comporta rispetto alla totalità dell'uomo. Niente squilibri. Non un darsi alla preghiera fino a disattendere gli impegni terreni. E non un lasciarsi inghiottire da tali ritmi di lavoro che facciamo da dimenticare Dio la preghiera e la dimensione spirituale. Faccio memoria di un motto coniato dal grande S.Benedetto da Norcia: "Ora et Labora". Niente di più sintetico e nello stesso tempo esplicito e chiaramente indicativo circa le mie scelte esistenziali. Signore, laico o consacrato, in religione o nel mondo, fa' che io entri nell'armonia del dare a te i giusti tempi per pregare e per gli impegni della vita nel mio lavoro. La voce della santa di oggi Conservati sempre buona, carissima, sii buona con tutti, coi genitori, colle sorelle e fratelli, da' buon esempio a tutti quei che ti vedono e prega di cuore. E la Santa Comunione la fai? Ricevilo con amore Gesù che ti ama tanto. Fatti coraggio, abbi cura della tua salute, guarisci presto, onde presto possa ritornare con noi. Ancora una raccomandazione ti voglio fare, ed è che stia allegra; se sarai allegra guarirai anche più presto, coraggio dunque. Santa Maria Domenica Mazzarello |