Omelia (22-05-2010)
Casa di Preghiera San Biagio FMA


Dalla Parola del giorno
Paolo trascorse due anni interi nella casa che aveva preso in affitto e accoglieva tutti quelli che venivano da lui, annunciando il regno di Dio e insegnando le cose riguardanti il Signore Gesù Cristo, con tutta franchezza e senza impedimento.

Come vivere questa Parola?
Paolo è a Roma agli arresti domiciliari, diremmo oggi, in attesa di essere sottoposto a giudizio. La sua non è certamente tra le posizioni migliori. Continuamente sotto la custodia di un soldato, nell'impossibilità di spostarsi e in una situazione che non costituisce davvero un'ottima presentazione. Ma egli non sembra darsene pensiero. Comincia subito con il convocare i Giudei e poi riprende con il consueto ardore la sua attività evangelizzatrice. E pensare che è in catene proprio a causa di essa!
Un giorno scriverà: il mio sangue sta per essere versato in libagione. Dunque non si tratta di man-canza di consapevolezza della gravità della sua posizione. Non è neppure un inopportuno atteggiamento di sfida. Paolo ha sposato toto corde la causa di Cristo. Non può tacere, non può sottrarre agli altri lo splendore di quella luce che lo ha folgorato sulla via di Damasco ed ora illumina i suoi passi, dà senso e colore alla sua vita. No, non ci sono situazioni favorevoli all'annuncio ed altre in cui è più opportuno tacere. Non sono le circostanze esterne a fare di un cristiano un apostolo, ma è solo l'esperienza viva di Cristo, l'essersi lasciati afferrare, possedere da lui che crea il testimone.

Oggi, nella mia pausa contemplativa, lascerò che la luce di Cristo pervada il mio essere, fugando eventuali paure e reticenze.

Rendimi, Signore, coraggioso apostolo del tuo amore, pronto ad espormi, se necessario, per di-fendere la causa della verità.

La voce di un testimone
Quando sopraggiungono le prove interiori o le incomprensioni esterne non dimenticare che, nelle stesse ferite dove si riversano le inquietudini, trovano origine le migliori forze creatrici. E s'apre un passaggio che porta dal dubbio alla fiducia, dall'aridità alla creazione.
frere Roger