Omelia (06-06-2010) |
don Roberto Seregni |
Il pane che sazia Il Rabbì di Nazareth e i dodici sono stanchi, si prendono un tempo di riposo e si ritirano nel deserto. Ma la folla li raggiunge anche lì. Gesù non si tira indietro. Il desiderio di annunciare il Regno e di guarire gli ammalati viene prima di ogni cosa. Ormai è sera, il giorno comincia a declinare e i dodici si preoccupano per la folla. "Che Gesù li faccia mettere in cammino, troveranno un alloggio e del cibo." Ma il maestro li (ri)chiama a giocarsi in prima persona: "Dategli voi stessi da mangiare". I discepoli ribattono: hanno solo cinque pani e due pesci, un pranzo per due persone e poco più. Tutto quello che hanno è lì, a meno di andare a comprare qualcosa. I discepoli sono generosi. Svuotano le loro bisacce e i loro portafogli, non si fanno intimorire dalla folla così numerosa. Il loro problema non è la generosità; di questa, a quanto pare, ne hanno in abbondanza. Quello gli manca - e che forse manca pure a noi - è la logica del Regno. Non si tratta di comprare o acquistare un pane che sazia lo stomaco, ma di lasciarci appassionare in una logica di condivisione totale, che coinvolge tutta la mia persona e la mia storia. Vorrei far notare che in nessun Vangelo compare il verbo "moltiplicare", eppure questo brano di Luca e quelli degli altri evangelisti, vengono comunemente identificati come "miracolo della moltiplicazione dei pani e dei pesci". Che si tratti di miracolo non c'è dubbio. Ma qui il vero miracolo non è il moltiplicare, ma il donare e il condividere. Il pane offerto da Gesù non è frutto di moltiplicazione, ma di donazione e di espropriazione. E' un pane lievitato d'amore e cotto di passione. E' l'Eucarestia che oggi la Chiesa ci invita a mettere al centro della nostra riflessione. E' il nutrimento del discepolo che non si accontenta del fast-food delle grandi distribuzioni che saziano di promesse vuote e deludenti. E' la sfida della comunità cristiana che riceve in dono ciò che è e ciò a cui deve tendere con coraggio e un pizzico di follia. Molte delle nostre comunità, questa sera, celebreranno la processione del "Corpus Domini". Lasciamo che Gesù percorra nuovamente le strade dove vivono e soffrono i suoi discepoli, lasciamo che il Maestro attraversi i vicoli delle nostre quotidianità e che apra in noi nuovi sentieri di speranza. Ritornano i "Ritagli dello Spirito": brani di riflessione e preghiere scelti per voi! Li potete trovare su www.oratoriotirano.wordpress.com Buona settimana don Roberto robertoseregni@libero.it |