Omelia (12-06-2010)
Casa di Preghiera San Biagio FMA
Commento su Is 61,10

Dalla Parola del giorno
Io gioisco pienamente nel Signore, la mia anima esulta nel mio Dio, perché mi ha rivestito delle vesti della salvezza, mi ha avvolto con il mantello della giustizia, come uno sposo si mette il diadema e come una sposa si adorna di gioielli.

Come vivere questa Parola?
Per vivere con gioia questa parola bisogna intenderla e pregarla dentro il contesto di questa festa del cuore immacolato di Maria.
Anzitutto ci rendiamo conto che, nella Bibbia, il cuore significa centro della vita della persona a tutti i livelli: soprattutto di quello più alto che è di ordine spirituale. È dal cuore, inteso a queste profondità, che sorge tutto quello che di più significativo connota la persona: i suoi pensieri, i suoi desideri, i suoi affetti. Che cosa dunque sia stato di meravigliosamente ricco e splendido nel cuore di Maria, ce lo può dire anche questa parola del profeta Isaia che, affondando lo sguardo nel futuro riguardante il Messia, è stato anche in qualche modo presago di quello che la Madre di lui portava nel cuore. La vita di Maria non è stata tutta una festa. Lo sappiamo anche tramite la profezia del vecchio Simeone: "Una spada, o donna, ti trapasserà il cuore". Eppure il segreto di Maria è quello di aver accettato tutto da Dio anche il dolore. E proprio in quel suo dire: "Sono la serva del Signore, si compia quello che lui vuole" il suo cuore ha fatto spazio alla gioia di Dio a tutta la ricchezza di lui che qui è espressa dalla "veste della salvezza", dal "manto della giustizia", da gioielli e ornamenti nuziali emblematici di ogni bellezza e dovizia interiori.

Oggi, nella mia pausa contemplativa, consapevole della superficialità, del vuoto di valori tipico della nostra società, comprendo anche perché la gioia è la grande assente da molti cuori. Contemplo Maria vestita di grazia salvifica e ammantata dello splendore che riflette quello di Dio. A lei mi rivolgo:

O Madonna, vestita in cuore di quel sole che è Gesù tuo figlio, rendi puro il mio cuore perché possa accogliere e riflettere la sua luce che è grazia di salvezza.

La voce di un cardinale
A noi, come a Elisabetta, il nome di Maria richiama luminosi e lieti pensieri, una pietà senza macchia, una purezza angelica, virtù quali mitezza, modestia e pazienza, una persona che brilla solo nella luce del suo Figlio e nell'ineffabile irradiazione dello Spirito di potenza che discese su di lei.
Card. Newman