Omelia (27-07-2003)
LaParrocchia.it
Nutrirci per vivere

L'uomo viene al mondo sprovvisto di tutto. Per vivere deve mangiare. Dio l'ha previsto: per la sua vita fisica, gli offre la terra con tutte le sue ricchezze; per la sua vita spirituale gli fa portare il pane della verità per mezzo dei profeti, e soprattutto per mezzo del Figlio suo Gesù Cristo.
Ma anche la collaborazione dell'uomo rimane indispensabile.

- Per il nutrimento materiale. Come non essere tormentati fino al profondo dell'anima di fronte all'ingiusta ripartizione delle risorse terrestri?
Come discepoli di Cristo, noi dobbiamo lavorare affinché la terra produca i suoi frutti abbondanti e la loro ripartizione venga fatta equamente a beneficio di tutti. E per mezzo dello spirito di giustizia e di carità dei cristiani, che Cristo vuole continuare il miracolo della moltiplicazione dei pani.

- Per il nutrimento spirituale. Anche questo è necessario all'uomo, creato ad immagine di Dio e chiamato a condividere la sua vita immortale. "L'uomo - diceva Cristo - non vive di solo pane". Il pericolo, nei paesi come il nostro provvisto di beni materiali, è di dimenticarcene. "Ventre affamato - si dice - non ha orecchi". Aggiungiamo:
"Ventre pieno ne ha ancora meno"!

Come potremo rispondere alla nostra vocazione di cristiani, di apostoli di Cristo, di testimoni del vangelo, se personalmente guardiamo con una certa distacco il pane della sua parola e quello eucaristico? Se noi vogliamo mostrarne il valore agli occhi di coloro che non condividono la nostra fede e ispirarne loro il desiderio, incominciamo con l'averne noi fame e sete per la nostra vita spirituale.