Omelia (15-06-2010) |
Casa di Preghiera San Biagio FMA |
Commento su 1Re 21,20 Dalla Parola del giorno Acab disse a Elia: «Mi hai dunque trovato, o mio nemico?». Quello soggiunse: «Ti ho trovato, perché ti sei venduto per fare ciò che è male agli occhi del Signore». Come vivere questa Parola? Il profeta Elia è inviato a Acab per richiamarlo dal male che va seminando: ha lasciato che si in-troducessero nel suo regno false divinità, dinanzi alle quali egli stesso si è prostrato, ha permesso alla moglie di far uccidere i profeti. Ora, istigato da essa, si è reso responsabile dell'omicidio di Nabot u-surpandone poi la vigna. Quando si rimuove Dio dalla propria vita, necessariamente si cade sotto la soggezione degli idoli il cui volto, in qualunque epoca è lo stesso: avidità sfrenata di potere, di piaceri, di possesso. Il loro culto porta a immolare senza scrupolo chi ci è posto accanto come fratello da amare, e corrode inesora-bilmente la stessa persona che si trova a calpestare la propria grandezza e dignità. Nella sua misericordia, Dio interviene richiamando attraverso i suoi profeti che annunciano pu-nizioni, anch'esse orientate a far ravvedere il peccatore perché convertitosi non perisca. In chi interviene correggendo, non si scopre sempre il volto dell'amico che mette in guardia dal pericolo che si corre, purtroppo a volte lo si percepisce come un nemico di cui sbarazzarsi. Elia ne ha fatto esperienza lungo tutta la sua vita, eppure non tace: con coraggio denuncia il male, lo snida senza false reticenze. Un compito che è tipico del profeta in quanto tale. In forza del Battesimo, anche il cristiano è stato consacrato profeta. È a lui, dunque, che oggi spetta il compito di non ammettere nessun facile connubio con il male né nella propria vita, né nell'ambiente in cui vive. Oggi, nella mia pausa contemplativa, chiederò al Signore di donarmi il suo Spirito perché, nella luce dell'amore, sappia cogliere quanto può nuocere al vero bene dei fratelli e sappia intervenire anche pagando di persona. Rendimi, Signore, coraggioso annunciatore di una misericordia che non teme di additare il male per evitare che devasti le persone e le comunità. La voce di un martire del XX secolo Il dovere mi obbliga a camminare con il mio popolo, non sarebbe giusto mostrare paura. Se devo morire, morirò secondo la volontà di Dio. Oscar Romero |