Omelia (22-06-2010)
Casa di Preghiera San Biagio FMA


Dalla Parola del giorno
Tutto quanto volete che gli uomini facciano a voi, anche voi fatelo a loro.

Come vivere questa Parola?
È bellissimo quanto fa oggi Gesù! Trasforma in positivo la ‘regola d'oro' molto ben conosciuta nell'antichità: dal giudaismo a Seneca a Confucio. E questo dice quanto stia a cuore a Dio: come egli voglia che tutti gli uomini la facciano norma della loro vita.
Non è ciò che non si è e non si fa a identificarci, quanto ciò che si è e si fa. Ecco perché Gesù trasforma il "non fate agli altri ciò che non vorreste fosse fatto a voi" con "Tutto quanto volete che gli uomini facciano a voi, anche voi fatelo a loro". Non ci chiede di ‘non fare' ciò che nuoce agli altri, ci invita a fare il bene, a donare, a servire. Gesù non è un proibizionista: lui, l'Uomo-Dio, sa bene come siamo fatti e ci chiede di diventarlo sempre più e sempre meglio.
Basterebbe vivere questa ‘regola' per uscire dal nostro egoismo (io al centro) e a dare una svolta alla nostra vita. Gesù ci chiede di immaginare di essere nella situazione del prossimo che incontriamo e di trattarlo come vorremo essere trattati noi al suo posto. Ha bisogno di un aiuto? Ne ho bisogno io, e glielo do. È solo senza amici? Lo sono anch'io a volte, gli offro la mia amicizia. È nel dubbio? Lo sono io e condivido le sue pene.
Certo, una vita così non mi porterebbe sui rettilinei o sulle scene della storia; forse sarò riconosciuto solo dopo la mia morte, come capita per tanti ‘artigiani dell'amore altruistico'. La vita mi farà sperimentare ‘la porta stretta', cioè la fatica e la delusione del dono, il dolore della gratuità... ma ne varrà la pena poiché in cambio mi è promessa la gioia e la piena realizzazione: diventerò così ciò che sono!

Oggi, nel mio rientro al cuore guardando a Gesù ‘totalmente donato' a noi nell'Eucaristia, lascio che il mio cuore si effonda nella lode.

Gloria al Padre al Figlio e allo Spirito Santo!

La voce di una innamorata di Dio
Ogni prossimo, che incontriamo nella nostra giornata, amiamolo così. Immaginiamo di essere nella sua situazione e trattiamolo come vorremmo essere trattati noi al suo posto. La voce di Dio che abita dentro di noi suggerirà l'espressione d'amore adatta ad ogni circostanza.
Chiara Lubich