Omelia (15-08-2010)
CPM-ITALIA Centri di Preparazione al Matrimonio (coppie - famiglie)


La liturgia odierna propone alla nostra contemplazione la festa dell'Assunzione di Maria Vergine in cielo. La dormitio Mariae, durante i primi secoli dell'era cristiana, cadeva durante le ferie augustee; anche ai nostri giorni la festività cade in piena estate ed in periodo di ferie allorché, questo secolo scristianizzato, sembra scristianizzarsi ulteriormente, avvolto di chiasso e frastuoni.
Il carattere di festività religiosa resta però ancora tra alcune popolazioni della
nostra nazione, per es. in Sardegna il giorno di ferragosto è il giorno di Santa
Maria.
La Donna che la Chiesa ci sollecita celebrare era una donna silenziosa, molto raccolta in se stessa, ma anche molto attenta agli altri. A Cana, dice al Figlio "non hanno vino" e ai servi "fate quello che vi dirà"; all'Angelo, che le annunziava la nascita del nuovo Adamo, non dice molto di più: sia fatta la sua volontà e accoglie l'invito serbando tutto nel suo cuore.

Apparve una donna vestita di sole (Ap 11, 19a; 12,1-6a; 10ab).
Maria è considerata dalla tradizione cristiana l'arca della nuova alleanza ma
anche colei che, fra i mortali, infonde la speranza, a chi crede veramente, di
essere glorificati anche nel corpo. Interpretare questo segno correttamente significa anche interpretare, in maniera corretta, la missione della Chiesa in
mezzo agli uomini poiché dimensione mariologica e dimensione ecclesiologica sono, fra loro, inscindibili.

Risplende la Regina, Signore, alla tua destra (Sal 44,10-11;12;15b-18).
Glorifichiamo la regina e celebriamone la grandezza e la bellezza, poiché grazie al suo sì, rinnovati nel lavacro di sangue del Figlio, possiamo partecipare alla sua gloria.

Cristo è la primizia dei risorti (1Cor 15, 20-26).
Tutti riceveremo la vita in Cristo, però ognuno al suo posto; prima Cristo, primizia dei risorti, poi quelli che sono di Cristo e, fra questi, per prima, sua madre.

Grandi cose ha fatto in me l'Onnipotente (Lc 1,39-56).
Il Vangelo ci presenta Maria di Nazaret come la donna del silenzio che non appare in primo piano perché il primo piano appartiene al Figlio e lei in lui totalmente scompare. Davanti a questo capolavoro di Dio, che è la Vergine, l'atteggiamento giusto è quello del silenzio, dello stupore e non quello del frastuono.
Come diceva Giovanni XXIII: "Con la Madonna bisogna andare molto adagio", ossia evitare sentimentalismi, forzature, strumentalizzazioni. Come ha fatto lei, bisogna fare silenzio perché Dio riemerga e l'uomo torni a percepirne chiara la voce.

REVISIONE DI VITA
. Maria è raffigurata come la credente nella parola del Signore. Quanto
tempo dedichiamo all'ascolto della parola di Dio?
. La nostra preghiera è alimentata dalla Bibbia?
. Nella nostra preghiera quanto c'è di domanda? Quanto di lode e di
riconoscimento dell'azione di Dio?

Commento a cura dei coniugi Murgia