Omelia (24-08-2003)
LaParrocchia.it
Fedeltà

Gesù Cristo è stato mandato dal Padre suo celeste a rinnovare l'alleanza dell'uomo con lui. Alleanza nuova, fondata interamente sull'amore. Essa comporta una fedeltà senza riserve a Cristo Gesù, perché è per lui, con lui e in lui che noi dobbiamo essere uniti al Padre. Come dovrà essere questa fedeltà?


- Una fedeltà volontaria. Cristo vuole al suo servizio solo uomini liberi, non degli schiavi o dei mercenari. Egli esige un impegno di amore. Ora non esiste amore senza libertà. "Pietro, mi ami tu?", diceva Cristo al suo apostolo. "Sì, Signore, tu lo sai bene: tu sai che io ti amo". E la stessa domanda che fa a ciascuno di noi, ed è la stessa risposta che egli attende.


- Una fedeltà incondizionata. Si tratta di rischiare tutta la nostra vita su di lui, senza esitare, senza tergiversare, senza abbandonarci alla paura, per quanto piena di rischi e di esigenze possa sembrare questa fedeltà. Diamo fiducia al Signore, come Pietro: "Signore, da chi andremo? Tu solo hai parole di vita eterna!".


- Una fedeltà totale. Non basta dare al Signore solo una parte di noi stessi. L'amore esige il dono totale, senza che si trattenga nulla per sé o in proprio possesso. "Figlio mio, - egli ci dice - dammi il tuo cuore!". Ora con il cuore viene offerto tutto: pensieri, desideri, attività, la vita intera.
Questa è la fedeltà che Cristo aspetta da noi: una fedeltà d'amore. Non ce n'è una più completa, più fervida, più entusiasmante.