Omelia (05-04-2009)
Wilma Chasseur
Quell'incredibile follia della croce

Domenica di passione. La pagina più sconvolgente della storia della salvezza!
Quale salvezza? Quale storia? La tua, la mia, la nostra.
L'innocente, il Dio-Uomo è salito sulla Croce, inchiodato dalle mie colpe! E' salito là dove avremmo dovuto salire noi, gli unici ad averlo meritato. Ed invece è salito lui, l'unico a non averlo meritato! " E' terribile essere crocefisso, ma è molto più terribile averlo meritato".
Gratuità assoluta; follia della Croce, scandalo per i giudei, stoltezza per i pagani. E allora guardiamola un po' questa follia.
Gesù, il Dio- Uomo, poteva salvarci con un sorriso, un gesto, una parola. Ogni suo atto, anche il più piccolo aveva un valore infinito perché era la sua natura umana che agiva, ma a meritare era il suo Io divino. Perciò non era necessario salire in Croce per salvarci, bastava molto meno! Non era necessario, quindi era gratuito! Follia divina.
Solo un Dio-Uomo dà tutto il suo sangue per salvarci, quando sarebbe bastato molto meno.
E solo Dio l'Altissimo dà l'unigenito Suo Figlio, cioè tutto quello che ha (chi ha perso un figlio unico sa cosa vuol dire) per salvarci. Fermiamoci un attimo fratelli; direi quasi: inginocchiamoci. Se Gesù ci avesse salvato con un sorriso, ci avrebbe salvati veramente, ma non avrebbe dato tutto. Ha voluto dare la sua vita fino all'ultima goccia.
Ha voluto dare tutto. Dio dà tutto.
Se Dio l'Altissimo, non avesse sacrificato il Figlio, ci avrebbe salvati veramente, ma non avrebbe dato l'Unigenito della sua stessa sostanza, il prediletto, lo splendore della sua gloria! Il figlio di Abramo l'aveva risparmiato, il Suo no! Per noi ha dato tutto. Follia di un Dio che per l'uomo fa pazzie.
A questo punto non chiedetemi perché Dio permette il male, il dolore, la sofferenza e la morte. Non lo so perché. Ma guardate la Croce! Potete forse ancora dirmi che Dio si è sottratto al dolore più straziante, alla sofferenza più atroce, alla persecuzione del potere delle tenebre e alla morte più spaventosa? Possiamo ancora dirlo?
A questo insondabile mistero d'iniquità, non c'e risposta fratelli, ma guardando la Croce sparirà la domanda.
Solo il silenzio dell'adorazione può contemplare con timore e tremore questo altissimo mistero di dolore e d'Amore.