Omelia (19-04-2009) |
Wilma Chasseur |
L'insondabile misericordia Domenica della misericordia. Le letture di oggi ruotano tutte attorno a questo tema, a cominciare dalla preghiera iniziale, ribadita dal Salmo e culminante nel brano di Vangelo dove Gesù, apparendo ai discepoli riuniti nel Cenacolo, mostrò loro le mani e il costato trafitto. Sappiamo che il fondamento teologico della devozione al Cuore di Gesù, è proprio il Suo Cuore trafitto dal colpo di lancia, dal quale scaturiscono sangue ed acqua: sangue che ci rigenera alla vita della grazia ed acqua che ci purifica dai nostri peccati. Ora il quadro di Gesù misericordioso, ce lo mostra proprio col Cuore trafitto dal quale scaturiscono due raggi: uno rosso che simboleggia il sangue versato, l'altro bianco che simboleggia l'acqua che ci purifica. Questo quadro e relativa Festa della Divina Misericordia, era stato richiesto espressamente da Gesù a Santa Faustina Kovalska, quando le aveva detto che voleva venisse istituita una festa dedicata a questo culto e che fosse celebrata la seconda domenica di Pasqua. Cosa che il Papa fece nell'aprile del 2000, quando promulgò ufficialmente il decreto che in questa domenica si celebrasse la Festa della Divina misericordia. E il 29 giugno 2002, un nuovo decreto, annette a questa Festa l'indulgenza plenaria. Quindi l'ex domenica in in Albis è diventata a tutti gli effetti la domenica della divina misericordia. E' preceduta da una novena di preparazione e, annessa, c'è una grande promessa di Gesù: a tutti coloro che, confessati e comunicat, celebreranno degnamente questa Festa, saranno rimesse pene e colpe e ritroveranno la veste candida battesimale. E' quasi paragonabile a un nuovo Battesimo. Sappiamo che il Battesimo ci rende nuovi fiammanti cancellando non solo il peccato originale, ma ogni altro peccato commesso. Per questo motivo, nella prime comunità cristiane, alcuni aspettavano a riceverlo sul tardi, perché così erano sicuri che tutti i loro peccati sarebbero stati distrutti. Atteggiamento discutibile, ma che rivela la fede nell'efficacia del sacramento. Sappiamo che il Battesimo, come pure la Cresima e l' Ordine, opera una consacrazione ontologica ( dell'essere), consacra cioè una volta per tutte l'essere della persona che lo riceve, e perciò, non può essere mai sciolto né ricevuto una seconda volta. Quindi per noi che il Battesimo non lo possiamo più ricevere, questa Festa contribuisce a ridarci la candida veste battesimale, secondo quanto disse Gesù a Santa Faustina:"Desidero che la prima domenica dopo Pasqua sia la Festa della mia misericordia. L'anima che in quel giorno si sarà confessata e comunicata, otterrà piena remissione di colpe e castighi. L'anima che ricorrerà alla mia misericordia, non perirà: Io, il Signore, la proteggerò come mia gloria e nell'ora della morte non verrò come giudice ma come Salvatore. Dì all'umanità sofferente che si rifugi nel mio Cuore Misericordioso ed io la ricolmerò di pace". Ecco un'altra buona notizia dopo quella della Risurrezione. Coi tempi che corrono ne abbiamo proprio bisogno: siamo sommersi da valanghe di notizie che ci vengono trasmesse da tutt'altri canali. Dobbiamo recuperare l'orientamento della verità, nel labirinto di informazioni deformanti e disinformate che oggi asseriscono, domani smentiscono, dopodomani rettificano e chi si raccapezza e non perde la testa è bravo... Facciamoci diffusori della buona novella della salvezza e della misericordia, e fiumi d'acqua viva irrigheranno il mondo. E una nuova primavera sorgerà! |