Omelia (26-04-2009) |
Wilma Chasseur |
Pace a voi! Emmaus. Seconda apparizione di Gesù risorto, raccontata da Luca. I quattro evangelisti ci parlano, in tutto, di una decina di apparizioni pasquali. Ma questa è anche la prima liturgia in assoluto: infatti ci sono i fedeli ( i discepoli di Emmaus), la spiegazione delle Scritture fatta dal Signore Gesù in persona, lo spezzare del pane, la benedizione e il cuore ardente alla fine della liturgia. Fino ad allora, del Signore risorto, c'era stata solo una prova in negativo = il sepolcro vuoto, ma Lui in persona, vivo e vero, nessuno l'aveva ancora visto. L'esperienza positiva dell'incontro non era ancora avvenuta. Oltretutto le prime testimoni del sepolcro vuoto erano state delle donne che avevano avuto anche una visione di angeli e, si sa, alle donne e agli angeli non tutti ci credono! Nel mondo giudaico - questo è risaputo- la testimonianza delle donne, non aveva alcun valore ufficiale ( quella degli angeli non so), ma ne aveva per Gesù che, assolutamente libero dai condizionamenti socio- culturali dell'epoca, scelse di apparire per primo a Maria Maddalena e non - come suggerirebbe la logica umana, soprattutto quella del tempo- a qualche apostolo. E' dunque il primo giorno della vita gloriosa di Gesù sulla Terra che, anche da risorto, si fa pellegrino e viandante che viene ad incrociare le strade dei discepoli scoraggiati e sfiduciati. Talmente sfiduciati che non alzano nemmeno lo sguardo, e così non lo riconoscono, ma poco a poco, ascoltando la Sua voce, il loro cuore diventa incandescente. E Lui continua a camminare con loro tutto il giorno, fino a sera: non si limita a fare solo un breve tratto di strada e non si accontenta di dar loro solo poche spiegazioni sui fatti accaduti di recente, ma " cominciando da Mosè e da tutti i profeti, spiegò loro, in tutte le Scritture ciò che si riferiva a Lui". Un vero e proprio corso accelerato di Cristologia, il primo in assoluto, fatto dal Maestro in persona. Peccato che quei discepoli non abbiano pensato di metterlo per scritto! Che tesoro prezioso avremmo, se l'avessero fatto! E dopo aver spiegato e camminato tutto il giorno con loro, sul far della sera i due discepoli lo invitarono a fermarsi ancora:" Resta con noi perché si fa sera e il giorno già volge al declino" Ma non l'avevano ancora riconosciuto. Solo quando fu a tavola e spezzò il pane lo riconobbero. Come prima, durante tutto il viaggio, aveva spezzato loro il pane della parola, ora benedice e spezza il pane - prefigurazione dell'Eucarestia- cibo di vita. E i due discepoli, dopo averlo riconosciuto, scoprono di colpo, di avere il cuore incandescente. E partono senza indugio a Gerusalemme ad annunciare il grande avvenimento. E mentre raccontano l'accaduto ecco Gesù che appare una seconda volta. Ora non c'è più soltanto il sepolcro vuoto, ma c'è la consistenza corporea che rivela che Gesù è vivo e vero, eppure anche qui come ad Emmaus, i discepoli non lo riconoscono e temono che sia un fantasma. Quante volte anche noi siamo tristi, sfiduciati e scoraggiati perché non riconosciamo il Signore. Eppure se ci pensiamo bene, quante volte l'abbiamo incontrato, ma solo dopo l'abbiamo riconosciuto. Quanti luoghi dell'incontro -altrettanti Emmaus - che ognuno potrebbe enumerare, dove Lui ha attraversato la nostra vita, ha incrociato i nostri passi e ci ha rivelato il senso del nostro andare e del nostro cercare. E ci dà nuovo coraggio per riprendere il cammino. E ogni giorno c'è un luogo dell'incontro dove Lui ci aspetta per rivelarci il suo progetto e rinnovare i prodigi del suo Amore per ognuno di noi. Sta a noi riconoscerlo e scoprire la fiamma che Lui aveva già acceso nel nostro cuore. |