Omelia (07-06-2009) |
Wilma Chasseur |
"Ogni potere m'è stato dato" Gesù è dunque partito (come abbiamo visto all'Ascensione). E dov'è andato? E' tornato alla fonte suprema del suo essere: la Santissima Trinità. Il Vangelo di questa domenica ci mostra Gesù plenipotenziario del Padre, riscattato da ogni umiliazione subita nella morte di croce e Signore assoluto del tempo, dello spazio e della storia. "Mi è stato dato ogni potere in cielo e in terra". E questo lo dice in risposta ai dubbi che alcuni discepoli ancora avevano. Non riuscivano a capacitarsi di quel fatto straordinario che era avvenuto; per loro credere alla risurrezione era difficile se non impossibile, nonostante i segni ripetuti e le apparizioni di Gesù vivo e vero, in carne ed ossa, anche se con il corpo glorioso. E Gesù appare ancora e questa volta dice loro: "Andate dunque ed ammaestrate tutte le nazioni battezzandole nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo". Dopo aver insistito sul "rimanete in me e così porterete molto frutto" ora è il tempo di andare a spargere la semente in tutte le nazioni nel nome della SS Trinità. Anche la vita di ognuno di noi è iniziata, al battesimo, nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Tre Persone e una sola natura. Dio non è una monade, solitudine infinita. Se così fosse, anche Dio avrebbe già dato le dimissioni da essere eterno, perché se Dio fosse solo, sarebbe una solitudine eterna. E come sappiamo non c'è peggior spauracchio che la solitudine che significa mancanza di comunione, di dialogo, di condivisione. Se poi fosse eterna, figuriamoci chi la sceglierebbe! Tantomeno Dio che è sapienza e amore (= comunione) infiniti... Dio trino dunque, cioè circolazione di amore e di comunione tra i Tre, ma Dio è anche uno. Qual è il mistero dell'unità nella Trinità? C'è un'unica sapienza, un'unica esistenza, un unico amore per tutti e Tre. Cioè, il Padre, il Figlio e Lo Spirito Santo, non hanno ognuno una propria vita, una propria sapienza, un proprio amore e così per tutti gli attributi, ma c'è una vita sola che circola ininterrottamente in tutti e Tre e non finisce mai. In Dio tutto è in comune tranne le relazioni, cioè l'essere Padre, in quanto solo il Padre ha la paternità; l'essere Figlio, in quanto solo il Figlio ha la figliolanza; e l'essere Spirito Santo.Per il resto c'è un'unica sapienza infinita che è continuamente comunicata ai Tre come c'è un'unica esistenza infinita che circola ininterrottamente nelle Tre Persone. E la vita eterna sarà che questa esistenza infinita, circolerà non solo nei Tre, ma anche in noi e gli attributi divini, che sono infiniti, ci saranno eternamente comunicati. Altro che vita eterna come riposo eterno o eterna noia! Sarà una sovrabbondanza e un'esplosione di vita incredibile. Dio Trinità è atto puro, cioè attività continua ( basti pensare al Big Bang e all'infinita varietà di creature -dalle galassie alle formiche- che non solo ha creato, ma che mantiene continuamente nell'esistenza) di fronte alla quale, le nostre povere energie dispiegate per andare sulla luna o su marte, sono niente, rispetto alla visione beatifica: Anzi, tutte le nostre opere, lungi dal non servire più a niente e di essere messe a riposo eterno, sarà proprio dalla contemplazione della SS TRinità e quindi dalla visione beatifica, che riceveranno il loro pieno sviluppo e compimento. |