Omelia (18-02-2007) |
padre Mimmo Castiglione |
Il macigno! Dura la parola di Gesù oggi, che mi mette innanzi alla mia incapacità di perdonare, e mi appare come un macigno, scaraventato nelle zone più oscure del mio cuore, lì dove è l'odio, l'astio ed il rancore, e la sete di vendetta per i torti subiti. Sono davvero incapace di accogliere chi mi ha offeso, soprattutto quando le ferite sanguinano ancora. Mi rendo conto però, d'essere stato anch'io causa di sofferenza. La conclusione, allora? Tanto male inferto e ricevuto! Difficile nel Vangelo di questa domenica scorgere buone notizie ... eppure anche oggi Gesù per il nostro cuore, ha qualcosa di bello e di buono da dire. Gesù ci invita ad amare i nemici, a far del bene a coloro che ci odiano, a benedire chi ci maledice, a pregare per quanti ci maltrattano. Dare gratuitamente ... a perdere. Non vendicarci. È una parola! Ascoltiamoci: ricordi affiorano nella mia mente, immagini tristi, volti di quanti mi hanno fatto del male accanendosi contro di me, e rendendomi amara la vita. Ho maledetto, odiato, contro di loro ho imprecato. Oggi Gesù mi chiede di pregare, di amare, di aiutare, di benedire coloro che mi hanno fatto soffrire. Che buona notizia è mai questa! Che fare?! Non sarà che: è vita essere liberi di non odiare, ed esser contenti sapendo d'essere a volte figli tali e quali al Padre? PREGHIERA Per te la mia ammirazione Maestro, per il tuo esempio. A te la mia gratitudine Gesù, per avermi servito nel bisogno senza pretese d'essere ricambiato. Benedetto Maestro Gesù, che ci educhi all'amore verso i nemici. Tutti: oppressori e oppressi tu ami, e tutti desideri condurre ad essere immagine del Padre. Ti consegno Signore la mia resistenza a perdonare, e la difficoltà che ho nel continuare a servire e tollerare chi mi ha fatto del male. Gesù, ai piedi della tua croce la mia incapacità di amare per-dono, gratuitamente. Quanto sono distante da te o Padre, dal tuo modo di pensare e di fare: da te che sei buono con i giusti e gli iniqui, con i benevoli e con gli empi, con i pacifici e con i guerrieri. Quanto è difficile per me, Gesù, porgere l'altra guancia: le mie membra, le mie energie, la mia immagine; e lasciare andare il mantello delle mie sicurezze e l'abito della mia dignità. Benedetto Padre per la tua generosità. Fammi il dono di comprendere d'essere stato anch'io graziato e che atto dovuto per giustizia è il perdonare per essere stato tante volte amato. |