Omelia (26-10-2010)
Casa di Preghiera San Biagio FMA


Dalla Parola del giorno
Nel timore di Cristo, siate sottomessi gli uni agli altri.

Come vivere questa Parola?
Che cos'è la sottomissione? Ne parla l'apostolo come di un atteggiamento da vivere nel timore (leggi: stupito amore di Cristo). Egli specifica che il marito è in certo senso il capo della coppia. La moglie dovrà tenerne conto ma sempre in riferimento a Cristo che è capo della Chiesa allo scopo di salvarla. D'altro canto il marito, lungi dall'esercitare da despota una sua priorità, è tenuto a circondare di amore la moglie, a farla vivere proprio in forza di un amore che è tale quando, come quello di Cristo per la Chiesa, non è fatto di parole, ma del totale dono di sé.
E allora, ritornando all'incisivo invito di Paolo preso qui in considerazione, la relazione è tutta giocata in quel sottomettere vicendevolmente ora un parere, ora un piacere, ora una possibile decisione. A favore della coppia e dei figli, o, in altro ambito, per il bene della comunità. Come a dire: per il regno di Dio "che solo amore e luce ha per confine"!
Sottomissione, intesa nel vigore della parola di Dio, non è dunque debolezza, difetto nel volere, nel sentire, deficienza di personalità. Vuol dire piuttosto: faccio zittire le pretese del mio orgoglio, della mia volontà di dominio e di possesso, della mia presunzione, perché, nell'umile amore, emerga dal mio cuore quella ricerca del vero bene che è "amore, pace e gioia, benevolenza, mitezza, magnanimità, dominio di sé" come dice Paolo scrivendo ai Galati.

Nella pausa contemplativa lascio, oggi, sedimentare in profondità questo invito di Paolo e lo applico non ad altri ma a me.

Signore, insegnami il ribaltamento completo delle visuali: quella mondana infatti considera un coniglio la persona che sa esercitare la sottomissione voluta per amore; quella evangelica la considera un puro voler somigliare a te che hai detto: Imparate da me che sono mite e umile di cuore.

La voce di un grande Papa
A tutti gli uomini di buona volontà spetta un compito immenso: il compito di ricomporre i rapporti della convivenza nella verità, nella giustizia, nell'amore, nella libertà: i rapporti della convivenza tra i singoli esseri umani; fra i cittadini e le rispettive comunità politiche; fra le stesse comunità politiche; fra individui, famiglie.
Giovanni XXIII