Omelia (16-04-2008)
Paolo Curtaz


Gesù grida a gran voce: gli sta a cuore ciò che vuole dire, gli brucia dentro, urla la verità che gli uomini non accolgono; egli è venuto a svelare il vero volto di Dio, egli è venuto a raccontare chi è veramente Dio e la sua è una Parola veritiera perché lui e il Padre sono una cosa sola. E tu, amico lettore, sei proprio convinto di credere nel Dio che Gesù è venuto a raccontare? O, troppo spesso, la sua immagine è distorta dalle tue proiezioni, dalle tue paure, da una visione tenebrosa e frustrante di Dio? Questo è il compito della Chiesa, questa è la ragione ultima del tempo della Chiesa, nell'attesa del ritorno del Maestro: siamo chiamati a scoprire il volto di Dio a partire da Gesù e ad annunciarlo ad ogni uomo. Accogliamo largamente e generosamente la sua Parola, luce che illumina le nostre tenebre, Dio vuole la salvezza di ciascuno di noi, non è venuto per trarci in inganno, desidera fortemente la nostra felicità! Non dobbiamo più aspettare rivelazioni su Dio, Gesù ha parlato, non possiamo far finta di non sapere, non abbiamo scuse, ora sappiamo che Dio è un padre/madre che scruta l'orizzonte per correrci incontro ed abbracciarci, che esce a cercare la pecora perduta per portarla sulle spalle, che gioisce della gioia dei suoi figli. Convertiamo il nostro cuore dall'immagine di Dio che abbiamo al Dio - splendido - che Gesù è venuto ad annunciare...