Omelia (31-07-2008)
Paolo Curtaz


A completare la parabola della zizzania, per coloro più avvezzi al genere "marinaro", Gesù prende una bella immagine per indicare la logica del Regno, quello della pesca con la rete, che pesca ogni genere di pesci, commestibili o meno. Sta al pescatore, alla fine della pesca, ributtare in mare i pesci immangiabili e tenere quelli buoni. Il Signore ci chiede, ancora, di entrare nella logica del padrone del mondo che non ha tutta l'ansia di perfezionismo che talora serpeggia nelle nostre assemblee, specie in quelle maggiormente devote. Ci invita ad avere uno sguardo lungo, proiettato nel futuro, nella logica di salvezza che caratterizza l'opera di Dio. Pazienza, amici, pazienza! E, ancora, il Signore ci invita ad avere con il passato e la tradizione un rapporto sano e creativo, a saper estrarre dalla propria bisaccia le cose antiche e le cose nuove, proprio come ha saputo fare Matteo. Il Vangelo è unico, Gesù è lo stesso ieri, oggi e sempre, sta a noi, con creatività e semplicità, renderlo presente, saper discernere cosa del messaggio cristiano è originario ed essenziale e cose è interpretazione, abitudine (bella e sana) aggiornabile. Concludiamo il mese di luglio ed entriamo nel cuore della calda estate: sia la Parola, ancora, ad accompagnarci in vacanza, ad illuminare le nostre giornate e, per chi può, ad aiutarci a riposare.