Omelia (03-12-2008)
Paolo Curtaz


Prega con noi oggi lo straordinario Francesco Saverio, uno dei dodici discepoli di sant'Ignazio di Lodola, fondatore della Compagnia di Gesù. Infiammato da Cristo, porterà il vangelo fino ai confini del mondo, in India, Giappone e Cina.

Francesco Saverio realizza la splendida profezia di Isaia: il suo amore per Cristo lo porta ad affrontare estenuanti viaggi, a conoscere culture, lingue, tradizioni, a declinare, sempre nel rispetto dell'essenziale, il messaggio del Vangelo per ogni uomo. Anche noi oggi, in questo mondo che è diventato un piccolo villaggio, siamo chiamati da Cristo ad annunciare a tutte le nazioni che egli, il Signore Gesù, è il compimento di ogni aspirazione religiosa, è la pienezza di Dio. Francesco, come Paolo di Tarso, venne ostacolato nel suo ministero proprio dagli europei, infastiditi per la presenza di questo profeta che, annunciando Cristo, svelava un volto diverso delle nazioni colonizzatrici. San Paolo, lo sappiamo, dovette patire molte ostilità proprio da parte dei suoi correligionari, anche da quelli divenuti cristiani. Condividiamo il nostro pane, oggi, anche se le nostre forze sono esigue, anche se viviamo in un contesto ostile alla fede, anche se il compito di dire alle nazioni il volto di Gesù sembra sproporzionato rispetto alle nostre capacità, mettiamo a disposizione del Signore, in questa giornata, quel poco che siamo. Sarà lui a compiere il miracolo della condivisione.