Omelia (05-12-2008)
Paolo Curtaz


La luce è uno dei temi del Natale: la suggestione del presepe, le mille candele accese, la stella cometa... E di luce parla oggi la Parola. Luce degli occhi, la luce recuperata da due poveri ciechi, luce promessa da Isaia che si rivolge ad un popolo depresso e scontento ("i brontoloni impareranno la lezione") e immagina un mondo più giusto, meno violento, in cui gioiscono il debole e l'umile. Anche noi siamo chiamati a ricevere la luce del Signore, nel prossimo Natale, a lasciarci illuminare interiormente, a recuperare la vista della fede e, per farlo, occorre ammettere le proprie oscurità. Vi invito, oggi, a prendervi tre minuti di silenzio in preparazione al Natale per provare a riflettere su quanta luce avete ricevuto dal Signore nella vostra vita, quante cose avete capito, quanto bene avete donato e accolto. Una specie di "cronaca bianca" della vostra vita, per non essere ingrati di fronte al Signore che, continuamente, colma i nostri cuori di illuminazione e pace. Comportiamoci come figli della luce, direbbe san Paolo, noi che siamo stati illuminati dalla Parola e dal dono dello Spirito Santo ricevuto in abbondanza!