Omelia (15-12-2008)
Paolo Curtaz


Gesù è accusato di non essere un dottore della Legge, di non avere studiato, di non essere incaricato da nessuno a predicare come sta facendo...Gesù non offre credenziali, si appella al Battista, appena ucciso e considerato un grande profeta dalla folla: neppure lui aveva delle credenziali e, anzi, non aveva nessun problema a dare delle belle bastonate verbali a chi, invece, era ufficialmente incaricato di parlare di Dio e non lo faceva. La tentazione di mettere i confini all'opera di Dio esiste sempre, il rischio di erigere gli steccati per contenere l'opera dello Spirito è sempre all'opera, anche nella Chiesa di Dio. Ma lo Spirito soffia dove vuole e, spesso, riceviamo testimonianze di verità e di amore da persone che si professano non credenti. L'autorità, riguardo alle cose di Dio, deriva dalla verità con cui viviamo il Vangelo, dall'autenticità che ci porta all'umiltà. San Paolo ebbe molto a soffrire da parte dei responsabili delle comunità di Gerusalemme perché non apparteneva al gruppo degli apostoli che, come succede ancora oggi in qualche parrocchia, passavano a distruggere ciò che Paolo aveva appena costruito... Liberi, discepoli del Signore, cercatori di Dio, assetati di pienezza, restiamo liberi e con il cuore ben spalancato per cogliere ogni segno e profezia nella nostra vita in attesa del Cristo!