Omelia (23-12-2008)
Paolo Curtaz


O Emmanuele, Dio-con-noi, attesa dei popoli e loro liberatore: vieni a salvarci con la tua presenza.

Cristo è annunciato da Giovanni, la strada del Messia, come profetizza Malachia, è preparata da un messaggero. Spesso, nella vita di fede, la venuta di Cristo è preparata da qualcuno di significativo nella nostra vita: un prete, un genitore, un amico. Persone che, nei loro limiti, sanno trasmettere la presenza di Dio, sono trasparenza della sua grazia. Anche san Paolo fu trasparenza per molti discepoli, san Luca, san Timoteo, san Tito fra i molti, persone che non si sono fermate al carattere e al temperamento piuttosto burrascoso di Paolo, ma che hanno colto nelle sue parole la Parola di Dio. Ringraziamo il Signore, oggi, per i Giovanni Battista che egli ha messo sulla nostra strada. E come Elisabetta e Zaccaria, mettiamoci al cospetto di Dio con serena obbedienza, anche a costo di trasgredire le consuetudini degli uomini, come fa una spigliata e decisa Elisabetta dando al bambino il nome di Giovanni. In una società fortemente maschilista, la presa di posizione di Elisabetta fa sorridere e mette di buon umore, Dio ha un gran senso dell'umorismo e il povero Zaccaria, muto per avere esitato a fidarsi dell'angelo, deve umiliarsi avvallando l'iniziativa della moglie e, finalmente, recupera la voce. Possiamo dire cose sensate solo e a condizione di prestare la voce alla Parola!