Omelia (30-12-2008) |
Paolo Curtaz |
Dopo Simeone, Anna. Potenza della par condicio biblica. Anche Anna aspetta, è una delle preziose signore che aprono la chiesa e dicono il rosario prima della messa, una vedova con molto zelo, una persona semplice. Anche lei vede, vedendo Simeone, e benedice. La nostra fede è sempre contagiosa, sempre feconda, fidatevi. Simeone benedice, e Anna si accoda. Se noi benediciamo questo natale, se lasciamo nascere ancora Dio in noi, altri vedranno e benediranno per ciò che vedono accadere in noi. Secondo Luca i genitori salgono in Galilea. Più probabilmente, secondo Matteo, dovranno prima fare la tragica esperienza dell'esilio in Egitto. Gesù, annota Luca, cresceva. Che Gesù cresca dentro di noi, che non resti un ricordo infantile, un'emozione del passato, un felice ricordo dei natali passati aspettando i doni del barbuto Babbo Natale. Adulti abbisognano di incontrare un Dio adulto, non infante. A noi di crescere nella preghiera, nella conoscenza della parola, nella saggezza della vita interiore. Intanto consumiamo gli ultimi giorni dell'anno, in attesa di un nuovo anno, dono della misericordia di Dio. Affidiamolo sin d'ora al Signore, ritagliamoci qualche minuto per fare il punto della situazione di quello che è successo nell'anno appena trascorso. |