Omelia (01-01-2009)
Paolo Curtaz


Ciao ciao 2008, grazie di averci svelato il volto di Dio, grazie per le cose belle che abbiamo scoperta, pazienza per quelle dolorose che abbiamo sopportato. Stiamo per celebrare il rito del cambio d'anno, una specie di concessione scaramantica al paganesimo, dopo avere celebrato devotamente il bambinello Gesù. Notte di eccessi per molti, Capodanno diventa l'occasione, per i discepoli, di meditare sul tempo. Il tempo che è dono di Dio, occasione per scoprire, come vedremo domani, i passi di un Dio che cammina con noi. Sappiamo che l'anno che inizia sarà molto simile a quello trascorso eppure, potenza dell'ottimismo umano!, speriamo tutti che cambi qualcosa, che migliori la nostra vita, che ci porti di più gioia... Ve lo auguro, amici lettori, come vi auguro di scoprire il volto sorridente di Dio. Il tempo che passa è solo l'occasione per aprire il cuore ad una dimensione di tempo più vera e profonda, eterna e intensa, di cui scopriamo le tracce in questa vita. Un pensiero particolare a coloro che vivranno nel dolore questa serata, soli o stanchi (come i preti!) e andranno a dormire presto. Il vostro angelo custode vi dia un briciolo di buonumore per festeggiare nel silenzio della vostra stanza. Siamo nelle mani di Dio, amici, siamo completamente e definitivamente abbandonati in lui. Buon anno, di cuore.