Omelia (23-01-2009) |
Paolo Curtaz |
Gesù sceglie dei collaboratori, vuole delle persone che stiano con lui. Non sono i discepoli a scegliersi il Maestro, ma il Maestro sceglie i suoi discepoli, inventa la Chiesa. Cos'è la Chiesa? Una multinazionale del sacro, un Rotary Club dei cattolici? Una dei bamboccioni? Gesù ha le idee chiare: la Chiesa è un gruppo di persone diverse, affatto perfette (leggete la lista!) che vivono l'esperienza di essere chiamati e amati, per restare col Signore, per predicare e cacciare i demoni. Siamo discepoli anzitutto per dimorare con Cristo, per frequentare la sua Parola nella preghiera e nella meditazione. Siamo suoi discepoli per raccontare ad ogni uomo il vero volto di Dio. Siamo suoi discepoli per potere cacciare i demoni che affliggono le nostre coscienze e la nostra modernità. Questi sono i tre aspetti che ci identificano come comunità, che dovrebbero essere la cartina al tornasole per verificare la cattolicità delle nostre comunità e dei nostri movimenti. Torniamo all'essenziale, amici, facciamo in modo che l'esperienza che ci accomuna rimotivi e rifondi le nostre comunità. Senza ansie di perfezione, per favore, gli apostoli che sono chiamati, come san Paolo, sono tutt'altro che persone realizzate e pie: il loro dimorare con Cristo li farà diventare, infine, trasparenza di Dio. |